di Massimo Canonaco
Il mercato musicale è molto dinamico ed è molto cambiato anche solo negli ultimi cinque anni. Molte delle band locali si preoccupano sì (giustamente) della loro musica, dell’esecuzione dal vivo, e anche della presenza sul palco, ma non si preoccupano molto di altri aspetti vitali.
Ma cosa è necessario, a parte della buona musica, per avere successo, anche solo a livello locale, per una band ORA? In fondo sostanzialmente le stesse cose che servono in ogni altro business oggi… perché chi paga le band o investe nella musica (per qualsiasi ragione) è così che intende l’attività musicale di una band, come un business. Ma in realtà, una casa discografica, un produttore, un’agenzia, cosa cercano nei musicisti?
Ma in che senso bisogna prepararsi in questi ambiti? Vediamo assieme di definire alcune linee guida.
Professionalità come musicista rispetto alle proprie capacità musicali
Certo in quest’ambito vi è una grande confusione per le band e i musicisti. Cosa significa essere professionale? Comportarsi come un professionista, SEMPRE. Anche fuori dal palco. Molte band, ancora oggi, NON si preoccupano:
Molte band non si preoccupano in effetti di migliorare le loro qualità musicali, di avere su carta ciò che hanno fatto e di documentarlo con video, foto, audio, articoli, recensioni, …ecc. Non si preoccupano degli aspetti mentali legati all’attività musicale professionale. Molte band locali difficilmente si promuovono al di fuori dei social media e non pensano nemmeno alla propria attività come a un lavoro o ad una fonte di guadagno.
Questo va contro a ciò che chi investe nei musicisti cerca (e non ti dirà mai direttamente).
Preparazione mentale
Una buona preparazione mentale aiuta una band (e i musicisti) a evitare difficoltà, fallimenti, burn out, inattività, perdite di tempo e soldi, blocchi. In questo senso i membri di una band dovrebbero:
Affidabilità e lealtà
È importante che chi investe nei musicisti possa contare al 100% sia sulla capacità della band di non tradire le aspettative, di rispettare gli impegni e gli accordi presi, che sul rispetto del lavoro svolto da chi organizza o produce attività, produzioni ed eventi. Ad esempio organizzare concerti direttamente con un responsabile, il cui contatto viene dalla propria agenzia, è sleale, scorretto e poco professionale, perché si bypasserebbe l’agenzia, che ha investito molto per assicurarsi quel contatto per organizzare concerti. Collaborare invece per risolvere problemi che di per sé non dovrebbero risolvere le band, ma le cui soluzioni aiuterebbero tutti a risparmiare tempo e denaro, o a creare un valore aggiunto per la tua band, è un plus non da poco. Be proactive: sii collaborativo e propositivo.
Avere la giusta attitudine
L’attitudine giusta è quella di chi:
Spero che questa prima parte dell’articolo ti aiuti ad avere le idee un po’ più chiare su cosa fare, se per te la musica è un impegno serio. Perché è un impegno serio anche per chi investe nei musicisti e in realtà oggi non trova facilmente delle band preparate.
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